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RICOSTRUZIONE DELLE SPIAGGE DI PALMASERA, SOS DORROLES E S’ABBA MEICA, A CALA GONONE, COMUNE DI DORGALI (NU), GOLFO DI OROSEI

RICOSTRUZIONE DELLE SPIAGGE DEL COMUNE DI BROLO, COSTA TIRRENICA DELLA PROVINCIA DI MESSINA


RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA DEL LUNGOMARE ANDREA DORIA DEL COMUNE DI CAPO D’ORLANDO, COSTA TIRRENICA DELLA PROVINCIA DI MESSINA

RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA DI TRAZZERA MARINA DEL COMUNE DI CAPO D’ORLANDO, COSTA TIRRENICA DELLA PROVINCIA DI MESSINA

RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA DI CAUCANA DEL COMUNE DI SANTA CROCE CAMERINA IN PROVINCIA DI RAGUSA, COSTA DEL CANALE DI SICILIA

DIFESA COSTIERA DEL LITORALE DI  S. GIORGIO IN COMUNE DI GIOIOSA MAREA, COSTA TIRRENICA DELLA PROVINCIA DI MESSINA

RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA DELLE DUNE DI AGRIGENTO, COSTA DEL CANALE DI SICILIA

RICOSTRUZIONE DELLE SPIAGGE DEL COMUNE DI BORDIGHERA DAL SAN MARCO BEACH AL RIO RATTACONIGLI, PROVINCIA DI IMPERIA

RICOSTRUZIONE DELLE SPIAGGE DEL COMUNE DI VALLECROSIA, PROVINCIA DI IMPERIA

RICOSTRUZIONE DELLE SPIAGGE DI VENTIMIGLIA DA VIA LAMBOGLIA A VIA DANTE, PROVINCIA DI IMPERIA

RIQUALIFICAZIONE GRANULOMETRICA DELLA SPIAGGIA DEL COMUNE DI CAMPOROSSO, PROVINCIA DI IMPERIA

RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA, COSTA TIRRENICA DELLA PROVINCIA DI MESSINA

 

ANNO DI ESECUZIONE: 2003/2004
COMMITTENTE: PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA
IMPORTO DEI LAVORI: € 1.260.000,00
LUNGHEZZA DI SPIAGGIA RICOSTRUITA: 0,9 KM

OGGETTO/DESCRIZIONE DELL’INCARICO SVOLTO:
La spiaggia di Caucana in Provincia di Ragusa è ubicata sulla costa meridionale siciliana immediatamente ad Est del faro di Punta Secca. E’ esposta a mari e venti del 2° e 3° quadrante.

La spiaggia è formata di sabbia fine e così i fondali, per cui i frangenti pur con energia attenuata dall’attrito sul pendio, movimentano facilmente le sabbie, formando barre sommerse ed attivando un trasporto trasversale ed interscambio stagionale fra barre e spiaggia emersa. La spiaggia è spalleggiata da un terrapieno, formazione roccioso-terrosa di scarsa consistenza facilmente erodibile, su cui insistono la strada litoranea e resti archeologici bizantini, attaccati dal mare.

La spiaggia era soggetta da alcuni anni ad un costante arretramento, finchè, ridotta ad un’esile striscia, non era più stata in grado di difendere dall’erosione la retrostante falesia ed erano così iniziati fenomeni di dissesto della strada lungomare e delle aree archeologiche.

Dagli studi di base che hanno preceduto la progettazione, è scaturita la conclusione che le fonti principali di alimentazione siano distanti, ad Ovest dei margini dell’altopiano carsico di Ragusa e che la spiaggia di Caucana sia alimentata quasi unicamente dal trasferimento di sabbie dalle spiagge e dai fondali ad Ovest, questi ultimi ricchissimi di sabbie e barre mobili. Il lungo tragitto spiega l’alta percentuale di quarzo nella sabbia di Caucana, e spiega pure le ragioni dell’erosione, per le diverse nuove opere fisse costruite lungo la costa siciliana del canale di Sicilia: nell’immediato sopraflutto il porticciolo turistico di punta Secca, più ad Ovest i porti pescherecci di Scoglitti e di Gela, che per le loro dimensioni arrestano pure il trasporto eolico, notevole su questi litorali di sabbie fini.
Un’ulteriore indicazione pre-progettuale è derivata dallo studio psammografico: le analisi granulometriche delle sabbie dei fondali hanno dato un diametro medio 0,1 mm invariato dal fondale -1 al fondale -6, con un aumento solo sulla spiaggia emersa (0,25 ÷ 0,36 mm). Ciò ha intanto escluso la possibilità, per un ripascimento, di utilizzare, per una spiaggia stabile a lungo termine, il sistema di dragaggio dal fondale, decisione confermata anche dalla considerevole mobilità dei fondali, messa in evidenza dal rilievo batimetrico particolareggiato che ha individuato tutta una successione di barre di sabbia parallele alla costa.

Il progetto ha previsto un ampliamento dell’arenile emerso, con un avanzamento della linea di spiaggia tale da sottrarre il terrapieno all’impatto dell’onda portandola a distendersi e smorzarsi completamente sulla spiaggia.
Al fine di sottrarre il più possibile il nuovo materiale immesso con il ripascimento ai movimenti trasversali di scambio con le barre sommerse, la granulometria è stata scelta maggiore di quella in sito ciò che d’altra parte è stato giocoforza in relazione alla natura degli inerti  da ripascimento disponibili.
Nella ricerca, oltre che alla durezza del materiale, si è badato alla sua compatibilità cromatica, individuando il materiale più idoneo negli inerti prodotti per frantumazione di ciottoli di deposito alluvionale costiero, di cui vi era disponibilità sufficiente nella zona.
E’ stata studiata la quota finale del ripascimento tale da ridurre al minimo il grado di riflessione della spiaggia stessa, così da favorire la risalita estiva delle barre sommerse e ridurre il ripascimento al ruolo di un sottofondo.
L’altro problema da risolvere con particolare riguardo alla estetica dell’intervento era la costruzione degli ostacoli necessari per imbrigliare la spiaggia nei confronti del  trasporto longitudinale diretto verso Levante.
La soluzione ottimale fu definita anche a seguito di ripetute riunioni con la Soprintendenza: questo tratto di litorale è caratterizzato da 2 punte maggiori (“Punta di Caucana” e “Punta del Parco Archeologico”) e da due minori (“Villa Zibelli” e “Bivio”) fronteggiate, in mare, da ammassi di scogli sommersi, residuati dall’arretramento delle punte sottoposte all’erosione marina. Si è progettato pertanto di potenziare semplicemente queste secche naturali mantenendole soffolte, cosicché restano visibili i soli “massi di segnalazione” voluti dall’Autorità marittima per la sicurezza della navigazione.

Prestazione professionale svolta dallo Studio Sirito: completa, dagli studi di base, alla progettazione, alla direzione lavori, all’assistenza al collaudo